Nel 2025, il 31% dei lavoratori italiani si sente sempre o spesso stanco fin dal mattino all’idea di affrontare un altro giorno di lavoro; il 31% è emotivamente esaurito a causa del proprio impiego, il 28% vive uno stato di stress o ansia eccessiva. Tra i giovani dipendenti, il 47,7% ha sperimentato sensazioni di esaurimento, distacco e estraneità dal lavoro, e 3 milioni soffrono della cosiddetta sindrome da corridoio, che combina ansia e stress legati a lavoro e vita personale.

L’83,4% considera prioritaria la promozione del benessere olistico, condivisa anche da dirigenti, impiegati e operai. Nonostante questa esigenza, la realtà aziendale spesso fatica a tradurla in politiche concrete. Il Comitato Tecnico Scientifico ACKSD® propone un progetto innovativo che introduce nuove tecnologie collegate ai campi magnetici complessi. 

Problema

Secondo uno studio della Randstad Professional Leaders Search & Selection e dell’Alta Scuola in Psicologia Agostino Gemelli (Asag), 7 italiani su 10 chiedono alle aziende di prendersi cura del loro benessere mentale, e l’86% desidera formazione dedicata. La Costituzione italiana (artt. 32, 35, 41) riconosce la salute come diritto fondamentale, mentre l’art. 2087 del Codice Civile obbliga l’imprenditore a tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori. La direttiva europea 89/391 CEE e il d.lgs. 81/08 hanno reso obbligatoria la prevenzione dei rischi, incluso lo stress lavoro-correlato. Tuttavia, gli strumenti attuali non sempre producono risultati concreti: lo stress continua a crescere, con impatti sociali ed economici rilevanti. 

Soluzione

Il datore di lavoro dispone di strumenti obbligatori e volontari per ridurre lo stress psico-fisico, tra cui la Valutazione del Rischio Stress Lavoro-Correlato, il Modulo Inail, la formazione ai manager, la promozione della cultura d’impresa e programmi di assistenza psicologica. Secondo i lavoratori, interventi concreti includono: miglior rapporto tra colleghi e superiori (96%), bilanciamento vita-lavoro (92,2%), flessibilità oraria (91,6%), sentirsi valorizzati (87,6%), smart working (64,1%), supporto a meditazione o yoga e consulenza psicologica (63,5%), meditazione per gestire stress (38,2%), più tempo libero (89,4%), tempo con amici e parenti (86,2%), attività fisica (78,9%), culturali (73,9%) e riposo (79%). 

Il Comitato Tecnico Scientifico ACKSD®, osservando il sentimento dei dipendenti e coerente con i dati globali, propone interventi concreti per favorire il cambiamento. Non basta raccogliere dati e applicare norme: lo stress cresce e impatta l’intera organizzazione. 

Pertanto, si propone l’introduzione di una soluzione innovativa basata su campi magnetici complessi, da applicare in azienda e a domicilio, previa informazione e formazione. La tecnologia agisce sul sistema nervoso, muscolare e sull’infiammazione, migliorando sonno, riducendo dolori, ansia e depressione e intervenendo sull’equilibrio biochimico del cervello. Questa iniziativa si inquadra come benessere organizzativo e non sostituisce le misure obbligatorie previste dal D.Lgs. 81/08, che rimangono a carico del datore di lavoro. 

I vantaggi concreti comprendono il miglioramento del benessere psico-fisico dei dipendenti e il rafforzamento della performance aziendale, trasformando il benessere da costo a investimento strategico. La conciliazione tra interesse del dipendente e del datore di lavoro è la chiave del successo dell’intera organizzazione, rendendo l’azione preventiva un elemento centrale della cultura aziendale. 

Conclusioni

La prevenzione dello stress lavoro-correlato non è solo un obbligo normativo, ma un investimento strategico per la competitività aziendale. Il Comitato Tecnico Scientifico ACKSD® propone un approccio integrato: politiche di welfare, interventi pratici e nuove tecnologie come i campi magnetici complessi, mirati al rilassamento e al benessere psico-fisico.

Garantire la salute dei dipendenti migliora il clima aziendale, la produttività e riduce i costi legati a malattie, assenze e turnover. Con questa iniziativa, il benessere diventa un driver concreto di sviluppo, trasformando l’attenzione ai lavoratori in un valore condiviso che favorisce risultati duraturi per tutti gli attori coinvolti. 

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