L’etimologia della parola “cambiamento” deriva dal verbo greco kamptein, che significa “curvare, piegare, girare intorno”, e dal sostantivo kampè, ossia “curvatura” o “giravolta”. Il termine richiama dunque l’idea di movimento, di un’alterazione che conduce a qualcosa di diverso, ma anche di un gesto che permette di aggirare un ostacolo e adattarsi a un nuovo percorso. Questa radice etimologica mette in luce la natura dinamica del cambiamento, che può essere un atto volontario di scelta e direzione o una risposta a forze esterne. Da qui nasce la distinzione tra semplice mutamento e vera trasformazione organizzativa, frutto di intenzione consapevole. 

Cambiamento e trasformazione aziendale: perché sono necessari 

Come collocare il concetto di trasformazione organizzativa all’interno dell’impresa? Perché instillare il seme del cambiamento aziendale e farlo evolvere in metamorfosi concreta? 

Viviamo in un’epoca dominata da globalizzazione, innovazione tecnologica e concorrenza crescente. Questi fattori stanno rivoluzionando sistemi economici e sociali, costringendo le imprese a ripensare continuamente modelli organizzativi e strategie. 

Le principali sfide che il management si trova ad affrontare riguardano tre aree decisive: 

  • Riprogettare regole e schemi organizzativi, per governare la trasformazione in maniera sostenibile. 
  • Gestire le risorse umane, costruendo una visione comune capace di motivare e guidare i comportamenti. 
  • Rimuovere barriere culturali e resistenze al cambiamento, che rischiano di rallentare o bloccare l’innovazione. 

Gestione del cambiamento e variabili soft 

Un aspetto centrale della gestione del cambiamento riguarda le cosiddette variabili soft: fattori relazionali, culturali ed emotivi spesso trascurati, ma fondamentali. 

Trascurare questi elementi può “bruciare” iniziative ben progettate, destinate a fermarsi in fase di implementazione. Diagnosticare i tratti culturali, sia espliciti che latenti, aiuta invece a comprendere contraddizioni interne e a elaborare strategie efficaci. 

La cultura d’impresa rappresenta infatti la sfera non razionale della vita aziendale. Essa si manifesta con simboli, linguaggi e sistemi di significato che definiscono l’identità dell’organizzazione e favoriscono l’integrazione dei membri. 

Valori aziendali dichiarati e comportamenti reali 

In molte aziende si riscontra una forte discrepanza tra valori dichiarati e comportamenti agiti. Un esempio: un’impresa che proclama l’importanza del coinvolgimento (“tutti sono importanti”) ma mantiene mense separate o parcheggi riservati solo ai dirigenti. Questi artefatti organizzativi comunicano incoerenza e indeboliscono la fiducia. 

La vera trasformazione organizzativa nasce dal colmare questo divario, rendendo coerenti visione, valori e pratiche quotidiane. 

Metodo ACKSD®: uno strumento per la trasformazione organizzativa 

Per affrontare queste sfide è stato sviluppato il metodo ACKSD®, un approccio innovativo che permette di individuare il “sottotesto” organizzativo: quelle dinamiche silenti che ostacolano crescita e cambiamento. 

Grazie all’ACKSD® le aziende possono: 

  • Far emergere incoerenze tra cultura dichiarata e cultura vissuta. 
  • Diagnosticare resistenze al cambiamento e attivare leve di trasformazione. 
  • Creare percorsi mirati per favorire la convergenza tra valori e comportamenti. 

Due sono i pilastri imprescindibili del metodo: tempo e volontà. La trasformazione richiede infatti processi graduali e, soprattutto, una scelta consapevole e condivisa. 

Cambiamento aziendale come atto di volontà 

L’obiettivo finale di ogni percorso di cambiamento aziendale è costruire un paradigma culturale solido e riconoscibile, condiviso da tutti i membri dell’organizzazione. In questo modo il cambiamento non è più solo una reazione a pressioni esterne, ma diventa un atto di volontà, una direzione strategica e un’opportunità di crescita collettiva. 

La trasformazione organizzativa, quando radicata in valori autentici e coerenti, rappresenta la vera leva per affrontare la complessità del presente e garantire sostenibilità al futuro delle imprese. 

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