Che cos’è? Il Bilancio di Sostenibilità affianca il bilancio d’esercizio e descrive le performance aziendali in termini ambientali, sociali ed economici.
È una vera e propria fotografia dell’impatto dell’impresa, che integra indicatori ESG e mostra come viene creato valore nel tempo. Il Bilancio di Sostenibilità è
oggi uno strumento fondamentale per le aziende che vogliono operare in modo etico, trasparente e responsabile.

Obiettivi principali

  • Rendere trasparente l’impegno aziendale verso lo sviluppo sostenibile.
  • Comunicare agli stakeholder interni ed esterni (investitori, clienti, dipendenti, banche, istituzioni) gli impatti positivi e negativi delle attività.
  • Migliorare la reputazione e rafforzare le relazioni di fiducia.
    Normative e standard di riferimento
  • GRI (Global Reporting Initiative): standard internazionale di rendicontazione di sostenibilità;
  • CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive): direttiva UE che obbliga le imprese a una rendicontazione ESG completa attraverso gli
    standard:
    – ESRS (European Sustainability Reporting Standards): standard europei introdotti nel 2023 per uniformare i report ESG;
    – VSME (Voluntary Standard for Micro Enterprises): schema semplificato per PMI non quotate, con 15 indicatori chiave, che prevede:
    1. reporting biennale;
    2. esenzione dall’analisi di doppia materialità;
    3. limitazione delle richieste di dati aggiuntivi da parte delle grandi aziende.

Vantaggi per le imprese

Redigere un bilancio di sostenibilità porta benefici concreti:

  • Attrarre nuovi clienti: sempre più attenti a scelte etiche e green;
  • Comunicazione trasparente: riduce il rischio di greenwashing;
  • Accesso ai finanziamenti: banche e investitori richiedono report ESG per valutare merito creditizio e rischi;
  • Vantaggio competitivo: migliori condizioni di credito e reputazione rafforzata;
  • Chiarezza interna: consente all’impresa di valutare e migliorare il proprio percorso sostenibile.
    Perché le banche chiedono il bilancio di sostenibilità?

Perché le banche chiedono il bilancio di sostenibilità?

  • Valutazione dei rischi ESG per la stabilità del sistema finanziario;
  • Migliore accesso al credito per le imprese sostenibili;
  • Attrarre capitali e investimenti sostenibili;
  • Standardizzazione dei dati grazie a strumenti come i “Dialoghi di sostenibilità” (MEF)

Il ruolo della rendicontazione di sostenibilità nel rapporto banca–impresa

La rendicontazione di sostenibilità è oggi un elemento centrale nel rapporto tra banche e imprese, soprattutto per le PMI. Con il D.Lgs. 125/2024, che recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD), anche le PMI non quotate dovranno integrare nei bilanci informazioni ambientali, sociali e di
governance (ESG).

L’Unione Europea, con il pacchetto “Omnibus”, ha previsto proroghe per facilitare l’adeguamento, mentre l’EBA (European Banking Authority) continua a rafforzare l’obbligo per gli istituti di credito di valutare i rischi ESG nelle politiche di concessione del credito.

Le banche, infatti, devono integrare i fattori ESG nei processi di valutazione e monitoraggio del rischio creditizio, utilizzando dati affidabili e
comparabili. Tuttavia, la mancanza di informazioni standardizzate da parte delle PMI rappresenta ancora un ostacolo rilevante.

È in questo contesto che si inserisce lo standard VSME (Voluntary Reporting Standard for Non-Listed SMEs) elaborato da EFRAG, che offre un modello semplice e proporzionato per la rendicontazione di sostenibilità.

L’adozione del VSME consente alle imprese di:

  • Fornire dati ESG strutturati e comparabili;
  • Migliorare la trasparenza e la reputazione aziendale;
  • Facilitare l’accesso a finanziamenti e ridurre il costo del credito;
  • Mantenere la competitività nella catena del valore e allinearsi alle richieste normative.

Per le banche, la disponibilità di report ESG affidabili riduce le asimmetrie informative e consente una valutazione più accurata del rischio. Per le
PMI, invece, la rendicontazione rappresenta un’opportunità per migliorare la propria posizione sul mercato e accedere più facilmente a capitali
sostenibili.

L’importanza della revisione legale di sostenibilità

La revisione legale di sostenibilità verifica correttezza, coerenza e completezza delle informazioni ESG riportate nei documenti di rendicontazione. Con la Direttiva UE 2022/2464 (CSRD) e il D.Lgs. 125/2024, è divenuta obbligatoria per le imprese soggette a rendicontazione, al pari del bilancio
civilistico.

Benefici principali:
– Affidabilità: dati ESG certificati da un revisore indipendente, a tutela contro il greenwashing e a garanzia di trasparenza verso stakeholder e mercato;
– Accesso al credito: maggiore fiducia di banche e investitori, con migliori condizioni di finanziamento grazie a informazioni verificate;
– Conformità normativa: rispetto degli standard europei (ESRS) e riduzione del rischio di sanzioni, con impatto positivo sulla reputazione;
– Governance e controllo: individuazione di criticità e rafforzamento dei sistemi di gestione e controllo dei rischi ESG.

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