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In un recente e non lontano passato, qualcuno ha definito il computer come “bicicletta della mente” e quindi possiamo pensare che l’intelligenza artificiale è ora la sua “macchina da corsa”. Bisogna essere fiduciosi sui cambiamenti apportati dall’AI, per migliorare la vita delle persone, per rappresentare una forza positiva in questa ulteriore trasformazione dei processi. Deve aiutarci ad essere più efficienti, a sviluppare nuovi prodotti e/o servizi e cambiare in meglio i nostri modelli di business.  

L’AI sta sempre più interagendo con la creatività umana, suggerendo nuove idee, automatizzando compiti ripetitivi e velocizzando la prototipazione, ma non può sostituire l’autenticità e la profondità emotiva della creatività umana. La creatività rimane un aspetto essenziale dell’essere umano, radicato nelle esperienze personali e nella capacità di dare significato alle creazioni. 

Sicuramente può analizzare grandi quantità di dati, identificare modelli e generare nuove idee, stimolando il pensiero e fornendo spunti delle volte inaspettati. Quindi ci libera da attività ripetitive permettendoci di concentrarci su aspetti più strategici e creativi, nei processi, generando più contenuti, testarli, con una maggiore rapidità. Dobbiamo considerare di interpretare il rapporto uomo-macchina come una collaborazione, per utilizzare l’AI come un partner creativo che ci permetta di avere, più velocemente, suggerimenti, nuovi punti di vista, per arrivare ad ottenere risultati più innovativi. 

Ma, in questo contesto, la vera consapevolezza è che la creatività umana deve rimanere insostituibile, perché non si possono sostituire autenticità ed emozione, in quanto siamo profondamente legati alle esperienze, alle emozioni e alla capacità di dare significato alle creazioni, aspetti che la tecnologia non può replicare.  L’intuizione, l’essere critici, la capacità di fare scelte, di valutare idee rimangono un tratto distintivo della creatività umana.  

L’intelligenza artificiale può stimolare la creatività ed applicandola alle strutture organizzative, può portare allo sviluppo di prodotti, idee e nuovi metodi di collaborazione ed anche nel concepire una nuova modalità di relazionarsi, nella gestione dei servizi, proprio per come avviene nell’Ecosistema Digitale, in cui abbiamo sviluppato un nuovo modo di pensare.  

L’idea è quella di realizzare un ambiente in cui il tessuto connettivo evolve aspirando a creare modi di pensare evoluti e sempre più moderni, che tendono sempre di più alle tecnologie legate alla matematica quantistica. 

L’Ecosistema Digitale rappresenta il nuovo paradigma delle interconnessioni nelle relazioni che permette di valorizzare un’idea, un prodotto, un modello di business o progetto creativo, in cui i sistemi di intelligenza artificiale sostituiscono i compiti cosiddetti di routine, lasciando la parte di lavoro più strategica e significativa al lavoratore umano creando un’esperienza più piacevole e produttiva.  

“Questo è il potere delle persone”.  

SEMPRE AVANTI…  

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