Se cerchiamo su Google “Musica che guarisce i blocchi emotivi” esce fuori questo: “La musica aiuta a gestire i blocchi emotivi attivando la produzione di dopamina, che migliora l’umore e riduce l’ansia “. Io sono molto alieno… non so neanche cosa sia la dopamina e non mi interessa saperlo ma sono un musicista, quel tipo di musicista che non ha studiato musica – quindi autodidatta – lontano dagli schemi dello studio. Questo mi ha aiutato moltissimo a stare lontano dal “sapere”, che per me e per il mio approccio alle cose è una sorta di grande mostro mentale. Il “sapere” di solito blocca il mio senti-re ed eventuali esperienze dirette.
Ho iniziato la mia carriera come cantautore a sedici anni, inseguendo un successo effimero che mi ha portato a comporre musiche e suonare in tutta Italia fino ai trentacinque. Poi ho scoperto un’altra parte di me: quella dell’autore e dello scrittore, avvicinandomi a percorsi “spirituali” che presto sono diventati “spiritosi”. Dopo un periodo passato tra guru indiani e occidentali, ho deciso di lasciare ogni rigidità e disciplina che il mondo olistico spesso impone.
Questa leggerezza non mi ha impedito di fare esperienza diretta, che considero l’unico vero sapere che ci portiamo via da questo pianeta. Proprio questa libertà mi ha spinto, nell’ultimo anno, a creare dei laboratori completamente nuovi: senza chiacchiere, senza slide, senza spiegoni. Solo suono, vibrazioni e frequenze. Per questo mi sono riavvicinato alla musica in modo diverso, acquistando strumenti ancestrali come gong, ciotole tibetane (che in Tibet nemmeno usano), tamburi sciamanici e altre decine di strumenti che emettono quelle che oggi vengono chiamate “frequenze benefiche”. Anche qui il sapere interviene per dirti cosa fa bene e cosa no: 432 hz, 440 hz, 528 hz come frequenza del cuore, 396 hz come sequenza di Tesla. Io credo che ci sia molta suggestione, ma la suggestione funziona, proprio come l’effetto placebo.
Soprattutto perché ciò in cui crediamo tende ad avverarsi. Siamo emettitori di frequenze molto potenti, ma ancora poco consapevoli. Per anni ho dormito ascoltando frequenze di ogni tipo: binaurali, isocroniche, toni puri. La mia casa “suona”: tubolari, gong, campanelli, hang drum, percussioni. Vivo immerso in un suono scelto, lontano dal frastuono che il mondo cerca di imporre. Preferisco il suono di un fiume al traffico, ma la mia coscienza mi ha insegnato anche a restare nel traffico, senza demonizzarlo. Oggi tutto è giudicato: giusto/sbagliato, bello/brutto, guerra/pace. Ma quando pensiamo che qualcosa sia sbagliato, lo rendiamo tale nella nostra realtà. Sono frequenze anche queste. Non sappiamo ancora vigilare sulle emozioni.
Se leggo che la pizza fa male, il mio corpo accetta quell’informazione e reagirà di conseguenza. In un’epoca in cui riceviamo centinaia di news al giorno, diventa fondamentale scegliere cosa ascoltare. Anche la musica influisce: le canzoni nostalgiche riportano a un tempo morto, le parole di dolore ci mantengono in vibrazioni di malessere. Nei miei laboratori suono al servizio delle persone. Ho scoperto che ognuno nasce con una vibrazione, una nota specifica: la “tonica”. Quando la ascolti, il corpo si riallinea. Non è semplice individuarla: c’è chi usa macchinari, io l’ho trovata con due esercizi e con l’intuito (“guardare dentro”).
E quando l’ho scoperta, ho realizzato che molte delle mie canzoni e dei miei strumenti erano già in quella tonalità. Ho iniziato a usarla in modo consapevole e i risultati sono stati evidenti: persone che raccontano viaggi interiori, visualizzazioni, ricordi d’infanzia; altre che trovano sollievo da sintomi o traumi; altre ancora che provano fastidio davanti a strumenti che emettono frequenze di “rottura energetica” più che di armonizzazione. La mia esperienza cresce ogni giorno. Ho inserito frequenze specifiche anche nei dischi del mio gruppo e nei live show.
Ogni volta le persone stanno meglio, senza spiegazioni o calcoli. Non ho bisogno di sapere cosa sto suonando: è più appagante lasciare che tutto accada nel presente. Ti auguro di restare sempre in una vibrazione alta, positiva, fiduciosa e grata. È questo che guarisce, senza troppo sapere.