Trasformazione 

/tra·sfor·ma·zió·ne/ 

sostantivo femminile 

Mutamento più o meno evidente di forma (intesa sia nei suoi caratteri esteriori che nei dati strutturali): la t. di una città, di una regione; la t. della crisalide in farfalla; anche, cambiamento nella vita intellettuale o affettiva. 

“subire una t.” 

In fisica: “trasformazione aperta”(o sempl. “trasformazione”), il passaggio di un corpo o di un sistema da uno stato individuato da certe condizioni a un altro in cui almeno una di esse sia cambiata. 

La trasformazione è un processo di crescita e cambiamento, è un fenomeno naturale e inevitabile che permea la vita umana e l’universo, caratterizzato da un continuo movimento.  

Questo processo, spesso accompagnato da difficoltà, è essenziale per l’evoluzione e il benessere personale. 

Tutto nell’universo è in costante mutamento, dalle cellule viventi ai paesaggi cosmici.  

La vita stessa è un’unità dinamica che si trasforma continuamente.  

Il concetto di impermanenza è nella natura stessa delle cose.  

L’impermanenza è il “principio filosofico”, soprattutto buddista, secondo cui tutto è transitorio, in costante cambiamento e privo di una natura eterna e immutabile. 

Comprendere e accettare l’impermanenza aiuta a ridurre l’attaccamento e la sofferenza legati all’idea che le cose debbano rimanere sempre uguali. 

La parola deriva dal latino “in-” (non) e “permanenza”, indicando appunto la condizione di ciò che non dura nel tempo. 

L’impermanenza non riguarda solo gli eventi esterni, ma anche i pensieri, le emozioni, le relazioni, il corpo e le situazioni della vita ed è un processo di inizio, sviluppo e fine: 

Ogni cosa che esiste è destinata a nascere, modificarsi e infine a concludersi, questa “gestalt” è una necessità per la trasformazione e per vivere pienamente è necessario adattarsi e interiorizzare ciò che è nuovo e sconosciuto per noi. 

La trasformazione è un viaggio di scoperta della propria identità, dei propri valori e obiettivi.  

Richiede un lavoro interiore per integrare nuove energie e superare la resistenza all’ignoto. 

Come possiamo innescare il processo di trasformazione? 

Vivere il presente, il qui e ora, onorando il passato, prendendo da esso ciò che ci è utile e lasciando andare ciò che ci appesantisce, le zavorre dell’ego che non ci permettono di volare… 

Ringraziando la nostra zona di comfort che ci ha permesso di sopravvivere nelle sfide della vita per poter esplorare il nuovo spazio che ci si presenta e vivere un’altra fase della vita. 

Fare un buon uso delle esperienze, guardare la ricchezza e la bellezza che c’è in ogni delusione, ostacolo o disagio, proprio lì c’è la forza che può portare a un cambiamento.  

Osservando senza giudizio ma rendendo utile ogni cosa che viviamo.  

La trasformazione può nascere dall’osservazione profonda e dalla comprensione di sé e del mondo, liberandosi da giudizi e interferenze. 

Quale ricchezza porta il processo della trasformazione? 

Tra le cose più preziose che ereditiamo dalle nostre esperienze sono la crescita della nostra intelligenza e creatività, queste qualità permettono di adattarsi alle novità, migliorando il benessere personale e sociale. 

Cambiare (tras-formare: cambiare forma) la propria mente può davvero innovare nell’apertura verso il futuro.  

La nostra nuova forma può condurre a una nuova vita, a un’unità più profonda con se stessi e con il mondo circostante. 

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