
Adattamento (Oxford Dictionary)
1. Conformazione ad esigenze particolari di funzionalità o di convenienza.
2. L’adattarsi di esseri viventi a una condizione di collaborazione o di sopportazione reciproca.
Già nella definizione del termine possiamo evincere che quando si parla si reciprocità si intende un valore che caratterizza tutti i tipi di relazione.
Nel nostro articolo vi proponiamo una riflessione più estesa integrando i vari punti di vista della sistemica, della sociologia e dell’antropologia.
Buona lettura!
Per Jean Piaget, l’intelligenza non è una dote fissa, ma un processo dinamico, una funzione adattiva che consente all’individuo di affrontare la realtà, comprenderla e trasformare i propri schemi mentali in risposta a nuove esperienze. Questo processo avviene tramite due meccanismi fondamentali: assimilazione e accomodamento.
- Assimilazione: è il processo attraverso cui l’individuo integra nuove informazioni utilizzando schemi mentali già esistenti. Ad esempio, un bambino che vede un oggetto nuovo può assimilarlo alle sue conoscenze già presenti.
- Accomodamento: interviene quando l’informazione nuova non si adatta agli schemi esistenti. In tal caso, l’individuo modifica o crea nuovi schemi mentali per comprendere la realtà. Un esempio è il bambino che scopre un pinguino, un uccello che non vola, e deve ridefinire il proprio concetto di “uccello”.
Questi due processi lavorano in equilibrio e permettono l’adattamento cognitivo, cioè la capacità di modificarsi e crescere attraverso le esperienze. Secondo Piaget, lo sviluppo dell’intelligenza attraversa stadi evolutivi, ognuno caratterizzato da particolari abilità di adattamento, e si basa fortemente sull’interazione con l’ambiente.
L’intelligenza, quindi, è la capacità di rispondere ai cambiamenti, di risolvere problemi e di trasformare ostacoli in occasioni di crescita. Non è un patrimonio fisso, ma un processo continuo che consente all’individuo di adeguarsi, sia modificando sé stesso che agendo sull’ambiente.
Parallelamente, lo psicologo Howard Gardner ha elaborato la teoria delle intelligenze multiple, secondo cui l’intelligenza non è un’unica abilità misurabile (come il QI), ma un insieme di competenze diverse, autonome e specifiche. Gardner ha identificato otto (a volte nove) forme di intelligenza:
- Linguistica – Uso efficace del linguaggio, capacità di comprendere e comunicare idee.
- Logico-matematica – Ragionamento logico, risoluzione di problemi e pensiero astratto.
- Visivo-spaziale – Capacità di orientarsi nello spazio, visualizzare immagini e relazioni.
- Musicale – Sensibilità per suoni, ritmi e tonalità.
- Corporeo-cinestetica – Controllo e coordinazione del corpo, espressione attraverso il movimento.
- Interpersonale – Capacità di comprendere gli altri e interagire efficacemente.
- Intrapersonale – Consapevolezza di sé, dei propri sentimenti e dei propri limiti.
- Naturalistica – Sensibilità e comprensione del mondo naturale.
Questa visione ha rivoluzionato l’ambito educativo: riconoscere la varietà delle intelligenze aiuta gli insegnanti ad adattare i metodi didattici alle caratteristiche uniche di ciascun alunno, promuovendo un apprendimento più inclusivo e personalizzato. La teoria di Gardner suggerisce che ogni individuo possiede un mix unico di intelligenze, e che ogni tipo può essere sviluppato attraverso l’esercizio, l’esperienza e l’autoconsapevolezza.
Per stimolare la propria crescita personale, è utile porci delle domande mirate:
- In quale tipo di intelligenza sono migliorato di più quest’anno?
- Quale sento di poter sviluppare maggiormente?
- Quale intelligenza voglio allenare ora, in base alle mie esigenze attuali?
- Posso creare un piano d’azione adatto alle mie caratteristiche e ai miei obiettivi?
Sviluppare un piano personalizzato di allenamento cognitivo, basato sui propri punti di forza e su ciò che si desidera migliorare, è uno strumento efficace per favorire un’evoluzione consapevole. L’intelligenza, vista come capacità di adattamento, richiede un continuo processo di osservazione, apprendimento e trasformazione. Allenare le proprie intelligenze è quindi un atto di cura verso sé stessi e un investimento per affrontare con successo la complessità del mondo.