Il sovraindebitamento è una condizione che colpisce sempre più famiglie e imprese, portandole a vivere un senso di oppressione e impotenza. Numerose persone si trovano schiacciate da debiti insostenibili, incapaci di far fronte agli impegni finanziari. Questo problema non è solo economico, ma anche psicologico e sociale. 

La pressione dei creditori, le minacce di esecuzioni e il rischio di perdere i propri beni alimentano un circolo vizioso di ansia e disperazione, rovinando vite e famiglie ma, una soluzione c’è. Attraverso la definizione di una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento riuscirai a pagare i tuoi creditori con quanto ti è possibile, attraverso piccole rate sostenibili, e con la garanzia di mantenere per te e la tua famiglia quanto è necessario per vivere. 

Questo perché la riforma della legge sul sovraindebitamento ti permette di ridurre di molto, se non azzerare, l’ammontare dei debiti che possiedi verso le banche, le finanziarie e il fisco, offrendoti una concreta via d’uscita, rispettosa e sostenibile, capace di restituire serenità. 

Esposizione del problema/area di intervento

Le situazioni di sovraindebitamento nascono da una molteplicità di fattori: crisi economiche, perdite improvvise di lavoro, spese mediche impreviste o scelte finanziarie poco oculate. In molti casi, i debitori non vedono vie d’uscita e temono il giudizio sociale e la perdita totale del proprio patrimonio. La mancanza di informazione aggrava il problema. Molti non sanno che la legge italiana offre strumenti concreti per affrontare e risolvere queste situazioni. 

Nel nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza viene definito sovraindebitamento “lo stato di crisi o di insolvenza del consumatore, del professionista, dell’imprenditore minore, dell’imprenditore agricolo, delle start-up innovative e di ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione giudiziale ovvero a liquidazione coatta amministrativa o ad altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per il caso di crisi o insolvenza.”

In questo caso, il legislatore indica già chi sono i soggetti che possono beneficiare dello stato di sovraindebitamento:

  • lavoratori autonomi o i liberi professionisti, incluse le associazioni professionali e le società semplici
  • gli imprenditori agricoli
  • consumatori, ovvero le persone fisiche che hanno accumulato debiti cui non riescono a far fronte
  • gli enti non commerciali, ad esempio le associazioni di volontariato, le onlus, le associazioni sportive o non governative
  • gli eredi di un imprenditore defunto
  • le start-up innovative
  • le imprese commerciali con parametri sotto le soglie dimensionali previste dalla legge.

I debiti che rientrano nel Codice Crisi

Le tipologie di debito che possono essere cancellate grazie al nuovo CCII e quindi rientrano nelle procedure di sovraindebitamento sono quelle:

  • verso le banche e finanziarie in genere (quali mutui, prestiti personali, …);
  • verso fornitori, privati (quali ad esempio i debiti di condominio);
  • verso le Pubbliche Amministrazioni (quali Agenzia delle Entrate, Equitalia).

Tuttavia, senza un’adeguata guida, affrontare queste procedure può risultare complesso e scoraggiante.

Esposizione dell’intervento del consulente/soluzione

Il supporto di un consulente esperto è essenziale per affrontare con successo una situazione di sovraindebitamento. Il primo passo è l’analisi dettagliata della situazione economica e patrimoniale del debitore. Questo include la valutazione dei debiti, dei creditori e delle risorse disponibili. Una volta raccolte tutte le informazioni, si procede con la scelta della procedura più adatta. 

La Liquidazione Controllata, per esempio, consente di mettere a disposizione del Tribunale tutti i beni del debitore, ottenendo in cambio la sospensione delle azioni esecutive e la possibilità di una esdebitazione al termine del percorso.

Il consulente ha il compito di:

  • Predisporre tutta la documentazione necessaria per l’apertura della procedura.
  • Affiancare il debitore nei rapporti con l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC).
  • Assicurarsi che i diritti del debitore siano rispettati durante tutto il processo.
  • Monitorare costantemente l’andamento della procedura e intervenire in caso di criticità.

L’intervento del consulente non si limita agli aspetti tecnici. È fondamentale anche un approccio umano ed empatico. Capire le paure e le difficoltà del debitore è cruciale per costruire un percorso efficace e sostenibile. Inoltre, far parte di un ERP (Enterprise Resource Planning) strutturato garantisce strumenti avanzati per l’analisi dei dati e la gestione delle procedure, riducendo tempi e costi.

Conclusioni

Il sovraindebitamento non deve essere una condanna definitiva. Grazie a strumenti legali come il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, è possibile trasformare una situazione di difficoltà in una nuova opportunità. Il ruolo del consulente è centrale: con competenza, empatia ed etica, può guidare aziende e privati verso una soluzione concreta e rispettosa.

Dietro ogni crisi c’è una storia, di impegno e sacrificio. Affrontare il sovraindebitamento con il giusto supporto significa dare valore a queste storie, offrendo una nuova prospettiva e una seconda chance. La strada verso la serenità non è semplice, ma è possibile. E con il giusto alleato, ogni passo diventa più leggero.

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